In S. Lorenzo la "24 ore di preghiera per il Signore"
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La “24 ore per il Signore” nella città del Preziosissimo Sangue*
E’ la Compagnia del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo in Mantova il sottile filo rosso che quest’anno ha legato l’esposizione dei Sacri Vasi alla “24 ore per il Signore”, maratona di preghiera istituita da papa Francesco e arrivata alla sesta edizione. Il Pontefice l'ha voluta per promuovere uno spirito di accoglienza in tutto il mondo: le diocesi sono invitate a garantire l'apertura di almeno una chiesa per ventiquattr’ore consecutive, con l’obiettivo di ripristinare il valore pieno del sacramento della Riconciliazione, accogliendo nella preghiera i fedeli e le persone che desiderano riscoprire Dio. Negli stessi giorni – venerdì 15 e sabato 16 marzo - si è celebrata, nell’ambito della Giornata diocesana della spiritualità, la festa del Preziosissimo Sangue: l’ostensione della Reliquia è stata scandita dalla liturgia della Parola con l'intervento del vescovo Marco Busca, l'esposizione del Santissimo e la preghiera di adorazione, animata dai gruppi di preghiera della diocesi. Alle 22 la veglia per i missionari martiri, ispirata alla figura di monsignor Oscar Romero.
La Compagnia del Preziosissimo Sangue nei diversi momenti ha svolto un ruolo importante di presenza e testimonianza, secondo i carismi che il vescovo Marco ha voluto espressamente ribadire: “essere custode del Sacro Sangue, testimoniando alla città e alla chiesa mantovana che quest’ultima si fonda proprio sul possesso della reliquia, della quale essere degni”. La concattedrale di S. Andrea, nella cui cripta sono conservati i sacri Vasi, sorge infatti sul luogo della prima inventio (ritrovamento): nell’804, secondo la tradizione, riemerge miracolosamente nel cuore di Mantova la cassetta contenente grumi insanguinati di terra del Golgota raccolta ai piedi della croce da Longino, il soldato romano che trafigge il costato di Cristo. Al termine della sua peregrinazione, il convertito Longino approda a Mantova e seppellisce la reliquia prima di essere martirizzato nell’anno 37. Grazie alla scoperta del Preziosissimo, Mantova viene eretta dal Papa a diocesi e sede vescovile. Un secolo più tardi, la reliquia viene nuovamente sepolta per difenderla dall'arrivo degli Ungari, che invadono la città. Tornerà alla luce, per la seconda volta, nel 1048 e il ritrovamento spinge ad allargare la basilica di Sant'Andrea: tra i lavori realizzati, viene creata la cripta dove la reliquia è custodita ancor oggi per essere esposta periodicamente (esposizione straordinaria in memoria del secondo ritrovamento e venerdì Santo) alla venerazione dei fedeli.
La Compagnia del Preziosissimo Sangue, guidata oggi dal priore Giorgio Saggiani, risale al medioevo: i primi documenti datano 1459 ma alcuni storici ne collocano l’istituzione intorno al Mille, prima di Matilde di Canossa. Potentissima ai tempi dei Gonzaga, la Compagnia ha visto la propria influenza gradualmente affievolirsi, fino a scomparire nel corso del Novecento. Ricostituita nel 2010 come associazione laicale, ha subito maturato spirito di servizio e senso di appartenenza, recuperando un legame forte con la diocesi e la basilica, anche oltre il servizio svolto dai confratelli inoccasione delle funzioni domenicali e delle solenni celebrazioni legate ai Sacri Vasi.
(*) Articolo a cura di Alessandro Colombo pubblicato sulla rivista delle Confraternite italiane "Tradere"