Donate dalla Compagnia nuove sedie per S. Andrea
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Nuovo attestato di riconoscenza e di forte legame spirituale e umano da parte della Compagnia del Preziosissimo Sangue di Mantova alla concattedrale di S. Andrea*
Giovedì 10 dicembre sono stati consegnati al rettore della basilica cittadina, dai responsabili dell’associazione laicale della diocesi, i fondi raccolti in questi mesi per dare ulteriore impulso al progetto collegato all’acquisizione delle sedie inginocchiatoio che sono utilizzate nel corso delle varie celebrazioni eucaristiche. Delle seicento sedie presenti all’interno della basilica, alcune decine già riportano la targhetta con il nome della Compagnia del Preziosissimo Sangue. Ora, grazie al dono compiuto in tale occasione, vale a dire un assegno del valore di mille euro consegnato dalla vice priore Luisa Tamassia al rettore don Renato Pavesi, i componenti di questa importante realtà ne dispongono di una quarantina. Alla breve, ma quanto mai significativa cerimonia hanno presenziato anche il priore onorario, della Compagnia, Giorgio Saggiani, e la consigliera nonché volontaria di S. Andrea, Rosanna Golinelli.
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“Abbiamo deciso di rispondere all'appello di don Renato – spiegano gli esponenti dell’associazione laicale – perché la Compagnia del Preziosissimo Sangue e S. Andrea sono un tutt’uno... E' stata ricostituita nel 2010 dal vescovo Busti quale associazione laicale della diocesi. S. Andrea e la Compagnia quindi, lo ribadiamo, sono una cosa sola. Tant’è che dietro la seconda cappella di sinistra della Basilica c’è una sacrestia, a lungo sede della Compagnia (oggi trasferita nella Zoiolera, in piazza S. Barbara): contiamo però di poter far ritorno in S. Andrea: sarebbe un sogno che si realizza. A tale proposito, da qualche mese stiamo restaurando la sacrestia e al tempo stesso siamo impegnati nel ripristino del preziosissimo armadio che dispone di una cimasa dorata. La Compagnia fa servizio tutte le domeniche per fedeli e turisti, oltre a presidiare le cerimonie che coinvolgono i Sacri Vasi”.
(*) Articolo pubblicato da "Mincio e Dintorni"