Restaurato l'armadio seicentesco dell'antica sede


A cura della Compagnia, grazie anche a un contributo di Fondazione Comunità Mantovana, è stato completato il restauro del grande armadio del Seicento che troneggia all'interno di una delle sei sagrestie di S. Andrea: quella che fu l'antica sede della Compagnia, dietro la cappella dell'Incoronata (la seconda a sinistra per chi entra in Cattedrale).  L’armadio è imponente: "Al tempo che fu" riporta la Gazzetta di Mantova "per farcelo entrare hanno dovuto smontarlo e, una volta dentro, rimontarlo. Compresa la cimasa è alto 2 metri e 87 centimetri. Largo 2 e 45. Profondo 75 centimetri. Mancando una bilancia in grado di reggerlo, il peso è approssimativo: qualche quintale. La struttura è seicentesca (la cimasa e i piedi a ciabatta, sicuramente originali) mentre altri elementi potrebbero essere del ’700 e dell’800. Pezzo forte è la cimasa, arricchita con intagli di oro zecchino, che mostra elementi fitomorfi (decorazione lignea di aspetto vegetale) e il cartiglio di legno con sopra scritto Archivium scripturarum huius venerabilis Societatis. L’armadio conteneva i libri amministrativi e i verbali della Società del Preziosissimo Sangue, portato a Mantova dal soldato Longino… Nell’ovale al centro della cimasa sono raffigurati i Sacri Vasi sorretti da due cherubini". Nell'armadio sono stati ritrovati anche altri documenti e oggetti appartenuti alla Compagnia (altre immagini nella gallery).





Quanto alla sagrestia, impropriamente denominata dei Cavalieri, era stata eretta proprio per volontà della Compagnia nel 1614, con i lavori affidati al muratore Andrea Martello sotto la direzione di Antonio Maria Vani. Attualmente la Compagnia ha sede nella Zoiolera di piazza S. Barbara, ma il sogno è di riprendere possesso della sagrestia: il restauro dell'armadio va scopertamente in questa direzione. «Oggi restituiamo alla basilica il prezioso armadio seicentesco sapientemente restaurato a cura di Stefania Goffredi – spiega il priore emerito della Compagnia, Giorgio Saggiani – e con l'occasione conferiamo l’olio per il rabbocco della nostra lanterna in terracotta collocata nella cripta: per noi la ricorrenza del 14 dicembre, che fa memoria dell'Esaltazione della Santa Croce, è particolarmente significativa perchè ogni anno in questa sagrestia provvediamo alla vestizione dei nuovi confratelli". La storia ritorna.