15 aprile: otto anni senza don Ulisse Bresciani
Ricorre oggi l’ottavo anniversario della scomparsa di don Ulisse, primo assistente spirituale della Compagnia del Preziosissimo Sangue. Il priore emerito invita "a rivolgere più di un pensiero, più di una preghiera alla sua figura di sacerdote, di pastore, di uomo infaticabile nell’incontro con gli altri, dotato di grande spessore culturale e intellettuale: un uomo comprensivo, ma anche severo nel ricordare sempre generosità e coerenza di comportamenti e che, nonostante i numerosi impegni che lo caratterizzavano, accettò di accollarsi anche il ruolo di guida spirituale per noi. A tal proposito, invito a rileggere con attenzione il saluto che rivolgeva a tutti noi dalle pagine del Procumbe viator. Troppo presto il Signore ce l’ha tolto, i cui disegni non sempre siamo in grado di comprendere".
Di seguito, le parole di don Ulisse in occasione della ricostituzione della Compagnia, nel 2010. Alla pagina Procumbe viator del sito, i contestuali interventi del priore Giorgio Saggiani, del vescovo Busti e del sindaco di Mantova Nicola Sodano.
Il ricostituirsi della “Compagnia del Preziosissimo Sangue” offre alla comunità cristiana mantovana una preziosa opportunità: ricollegarsi, con rinnovata consapevolezza, al segno fondante della propria storia. Non solo nel senso – che potrebbe rimanere esteriore – di recuperare una tradizione interrotta, ma anzitutto di riandare al signifi cato di quello che la reliquia è e rappresenta. Se il riferimento è al Cristo che dona se stesso sul Calvario, far parte della “Compagnia” significa immettersi in un percorso spirituale esigente. È questo precisamente ciò che definisce lo “Statuto”, approvato dal vescovo, quando indica gli obblighi morali dei componenti la “Compagnia”: formazione spirituale permanente, preghiera, sacramenti, opere di misericordia sia spirituali sia corporali. Si tratta di indicazioni forti, nel preciso senso che non propongono un generico devozionismo, sia pure riferito alla più insigne di tutte le reliquie, ma ne ricollegano la venerazione al mistero pasquale e alla dinamica battesimale della vita di ogni credente. Il compito di assistente spirituale, al quale il Vescovo mi ha chiamato, è solo un modesto e fraterno accompagnamento affinché l’esperienza laicale della “Compagnia” possa onorare e testimoniare la splendida intuizione che la lega all’amore del Cristo, il cui sangue è versato per noi e per tutti.
d. Ulisse Bresciani
Parroco di S. Andrea e primo Assistente spirituale della Compagnia