Col dono del cero si rinnova l'abbraccio con Weingarten
Dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia, finalmente si sono potuti letteralmente riabbracciare a Weingarten - per le tradizionali celebrazioni dell'Ascensione - i componenti laici e religiosi delle varie associazioni che, nel nome del Preziosissimo Sangue, animano il gemellaggio tra Mantova e la cittadina del Baden Württemberg. La delegazione mantovana comprendeva i cavalieri che, durante il Bluttritt (la Cavalcata del Sangue: duemila cavalieri in uniforme o redingote, inframmezzati da un centinaio di bande musicali) scortano per tutto il percorso la reliquia conservata nella Basilica di S. Martino. Si tratta, come è noto, di una particella del Preziosissimo Sangue di Cristo donato dai mantovani all'imperatore tedesco in tempi remoti, approdata a Weingarten dopo un lungo peregrinare per l'Europa. Accolti cordialmente dal nuovo sindaco Clemens Moll i rappresentanti del Comune (il vice sindaco Buvoli, l'assessore Serena Pedrazzoli e Maddalena Portioli per il Consiglio Comunale), dell'associazione Mantova Weingarten e della Compagnia del Preziosissimo Sangue, rappresentata da Alessandro Colombo e Davide Marchini. Ad essi è toccato l'onore di offrire al decano Schmidt, e di accendere sull'altare della basilica, il cero pasquale tradizionalmente donato dalla Compagnia, che quest'anno portava le effigi di S. Anselmo e di papa Giovanni Paolo II. A guidare la spedizione mons. Giancarlo Manzoli, in rappresentanza della Diocesi di Mantova, affiancato da don Franco Bianchi, don Giorgio Bugada e don Enrico Castiglioni che hanno concelebrato le funzioni religiose; particolarmente suggestiva quella officiata sul Kreuzberg al termine della Lichtsprozession (la processione delle candele) del giovedì, che ha visto sfilare migliaia di persone alla vigilia del Blutfreitag, il Venerdì del Sangue così sentito nella cittadina tedesca.